TINA LOIODICE

Romana d’origine, si laurea in Architettura presso l’Università La Sapienza di Roma; i suoi maestri sono Saro Mirabella, Franco Cannilla, Fraschetti e Natili.

Dopo aver prestato la sua attività presso studi professionali di architettura, decide di intraprendere l’attività di artista e dal 1994 al 2002 insegna la lavorazione della ceramica presso la Scuola Internazionale Montessori “Nerina Noé” di Roma.
Da qui inizia la sua carriera di artista affermata e Tina partecipa attivamente a diverse manifestazioni artistiche regionali e nazionali, ottenendo premi e riconoscimenti.
Nel 2012 apre un atelier nel cuore di Trastevere, Spazio 40 Galleria, in cui cura circa 200 mostre d’arte e attività culturali.
Dal 2015 intraprende la propria carriera di artista di strada, realizzando opere di Street Art su tutto il territorio Nazionale. 
Tra le sue opere maggiormente rappresentative ci sono:

  • opera sui muri di Trastevere, per il progetto #iononmilasciofregare stazione FFSS La Giustiniana, nell’ambito del progetto Arte in Stazione e Città a Colori;
  • murale La classe operaia va in paradiso a Primavalle per il Festival Gian Maria Volontè;
  • murale dedicato al film di Fellini La strada per il Festival StreetArtRainbow a Castellaneta, due panchine per il Progetto Panchine d’artista ad Ostia e il murale RigenerAzione per Street Art for Rights, sulla facciata del Comune di Cassino;
  • Nel corso dell’anno corrente ha lavorato presso l’IIS Di Vittorio di Roma – Lattanzio per il Progetto PON di Fondi Europei per l’ inclusione sociale e la lotta al disagio, realizzando il murale I colori dell’ Integrazione, eseguito in collaborazione con gli studenti dell’Istituto;
  • Ha recentemente iniziato una nuova collaborazione con la Parody Gallery di Miami (USA), presso cui espone alcune sue opere.

Facebook: https://www.facebook.com/tina.loiodice
Instagram: @tinaloiodice
e-mail: spazio40@tiscali.it

LA PAROLA ALL’ARTISTA

Come sono nate queste opere che stai realizzando qui a Selci?

Sono nate dal fatto che si trovano lungo la Via di Francesco e dall’olivo che è particolarmente caro al territorio con la sua produzione, la sua storia legata alle tradizioni contadine, per cui ho unito le due cose cercando di lanciare anche un messaggio che va al di là dell’immagine fine a se stessa.
Sul pannello più grande c’è San Francesco e ci sono degli uccelli, ho immaginato un Francesco che fa la predica agli uccelli, ho cercato di cogliere quello che è il messaggio di questa predica dove Francesco invita ad essere sempre disposti verso la provvidenza che non ci lascia soli, Cristo non lascia soli gli uccelli figuriamoci gli umani.
L’olivo rappresenta anche la pace, è un simbolo sacro; sono andata a rileggere la storia fino all’arca di Noè quando arriva la colomba che porta un ramo di olivo, da lì questa pianta ha sempre avuto un messaggio benefico, positivo, legato alla pace. Soprattutto in questo momento storico dove la pace è in pericolo, mi è sembrato un messaggio attuale.
In quest’opera ci sono le emozioni che sono venute fuori dal luogo dove dovevo intervenire, dallo stato d’animo legato a quelli che sono gli eventi contemporanei, da lì sono scaturite queste forme, questi colori e questo messaggio.

A Selci presenti queste due opere, una è un pannello realizzato su lamiera e l’altra è realizzata sulle pareti dell’ascensore da cui si accede al Centro Storico, entrambe con disegni dai colori molto vivaci. Puoi dirci qualcosa della tecnica che hai usato e dei materiali utilizzati?

La scelta della lamiera è dovuta alle difficoltà di poter operare direttamente sul muro oggetto dell’intervento, quindi si è scelto di lavorare sulla lamiera che sarà opportunamente trattata per ricevere i colori che poi uso anche sulle pareti dell’ascensore.
Le tinte sono dei colori acrilici al quarzo, che vengono usati per le facciate, per gli esterni e garantiscono una durevolezza nel tempo; sono resistenti all’acqua e hanno una gamma di colori infiniti che mi permettono di dare sfogo a tutte le tonalità e le colorazioni possibili.

Come crei materialmente le tue opere?

Inizialmente faccio sempre un rilievo della superfice del muro su cui devo intervenire, preparo un bozzetto in scala già tutto studiato nelle misure, nelle forme e nei colori e poi lo riproduco in scala a mano libera sul muro e sempre a mano libera lo dipingo utilizzando il pennello.

OPERA: LE RADICI DELL’OLIVO

“Le radici dell’olivo” rappresenta un’immediata sintesi della tradizione agricola del territorio, in particolare legata alla coltivazione dell’olivo, e dello spirito della Via di Francesco.
Le opere realizzate dall’artista Tina Loiodice confluiscono in un unico messaggio che racconta e descrive il territorio di Selci, fortemente immerso in una realtà contadina legata alla sue tradizioni, alla sua terra ed alla figura di San Francesco.
Lo scopo infatti è quello di creare un legame “radicato” tra la comunità territoriale dedita alla coltivazione dell’ulivo e il simbolo stesso dell’ulivo che accompagna la vita (e la Via) di San Francesco. 


 ” Guardate gli uccelli nel cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre Vostro celeste li
nutre. Non contate voi forse più di loro?” (San Francesco)


Con la sua predica Francesco lancia il messaggio di affidarsi alla provvidenza, senza preoccuparsi eccessivamente delle cose materiali, certi di essere sempre aiutati.
Nel mio lavoro al messaggio di speranza ho unito un messaggio di pace.
L’ olivo, con le sue foglie e i suoi frutti, incastonato tra i colori, tra il sole e la luna, che rappresentano il ciclo della vita, si unisce all’ immagine di Francesco e degli uccelli.
I pellegrini in cammino sul sentiero di Francesco che porta a Selci, avranno così modo di incontrare il Santo e il suo pensiero.
La Provvidenza e il Sacro sono sempre sul nostro cammino; ci vogliono occhi e spirito illuminato per poterli vedere.