MAUPAL

Mauro Pallotta, in arte MAUPAL, nasce a Roma nel 1972.; qui frequenta dapprima il Liceo Artistico A. Caravillani e in seguito l’Accademia Delle Belle Arti. I luoghi dell’infanzia e dell’adolescenza dell’artista hanno senza dubbio influenzato i contenuti delle sue opere: la vicinanza ai luoghi della politica e al Vaticano, e con essa gli stimoli intellettuali di una città multiculturale come Roma, hanno fatto sì che la sua sensibilità potesse arricchirsi di una decisa e naturale propensione all’uso dell’ironia e della satira
politica come veicoli di espressione artistica, rendendo le sue opere foriere di messaggi dalla spiccata rilevanza sociale e umanitaria.

Il percorso artistico di Maupal nasce con la realizzazione di opere che vedono l’utilizzo di materiali inconsueti e talvolta di recupero, come carte da gioco, tappi di sughero, vetro e plastica, oggetti spogliati della propria funzione ordinaria e resi depositari di significati alternativi e spesso antitetici a quelli originari.
Le opere del periodo successivo sono caratterizzate dall’utilizzo della lana d’acciaio, la quale funge contemporaneamente da tela e da materiale scultoreo. Con questa tecnica le immagini rappresentate, sebbene ispirate a soggetti estremamente diversi tra loro, riescono a conquistare un’aura di realismo caratteristica della natura e unicità di ciascuno dei modelli utilizzati.
Dopo aver raggiunto il successo nel campo della Fine Art, con esposizioni personali a Roma, a Londra e a Miami, nel 2014 l’artista elegge a proprio ambito di interesse la strada e sposta il proprio focus creativo sulla Street Art.
La prima opera street, il “Super Pope”, raggiunge velocemente un successo folgorante in tutto il mondo, in quanto rappresentazione contemporanea e impenitente di Papa Francesco, simbolo di una possibile modernizzazione della chiesa cattolica.
A scrivere di lui sono il Wall Street Journal, USA Today, The New York Times, The Guardian, The Daily Mail, The Independent, The Sun, Times, Le Monde. Lequipe, Le Figaro, Le Parisienne; Der Spiegel, El Pais, El Mundo, O Globo e molti altri ancora.
Nel 2016 la rinomata rivista newyorkese ARTNET inserisc MAUPAL nella classifica dei trenta street artist più influenti al mondo. Oggi MAUPAL collabora ad iniziative sulla Street Art sul piano nazionale ed internazionale e le sue opere sono presenti nelle gallerie e nelle fiere di tutto il mondo. Espone principalmente in gallerie e musei italiani e a Londra (U.K.).

Sito: https://www.maupal.net
Instagram: @maupal.artist
e-mail: maupal3000@gmail.com

LA PAROLA ALL’ARTISTA

Come nasce la tua opera?

L’opera nasce dall’impatto umano che ho avuto con gli amministratori e dalle linee guida che mi sono state date sul paese; da lì ho sviluppato l’idea di due opere, da poter realizzare l’una di fronte all’altra o per lo meno su muri vicini in modo che potessero dialogare tra loro. Mi sono basato sull’empatia che ho avuto col luogo, e riguardo la Via di Francesco ho cercato di esaltare l’empatia che Francesco potesse aver avuto con il lupo: mi sono immerso nel momento in cui lo ha incontrato e ho immaginato che la prima cosa che lui possa aver fatto per avvicinarlo sia stata quella di offrirgli del cibo.
Ho quindi deciso di rappresentare su una delle pareti i sandali di Francesco con vicino una ciotola con del cibo per il lupo e di fronte, sulla facciata restante della piccola chiesa rurale, ho realizzando il volto del lupo, che è un lupo docile e tranquillo.

Quale tecnica hai utilizzato?

Quando ho opere commissionate di grandi dimensioni solitamente vado a mano libera sul muro con colori al quarzo e pennello, non uso proiettori ne’ quadrettati, perché nonostante sia consapevole che l’opera non sarà perfetta, sono convinto che è proprio nel difetto che c’è la bellezza, preferisco un’opera imperfetta ad un opera fotografica, perché secondo me, col difetto esce anche il carattere dell’artista. Lavoro fondamentalmente di getto, essendo un pigro cerco di essere veloce.
Questi due murales saranno conclusi in tre giorni di lavoro pieni; ho mantenuto la mia prerogativa che è appunto la velocità, non avendo bisogno di supporti tecnologici.

Qual è stato l’impatto col paese?

L’impatto col paese, come immaginavo, è stato fantastico perché qui c’è un rapporto diretto con le persone che ti fermano, ci parli. Venendo dalla grande città, la realtà del piccolo borgo dove tutti si conoscono, dove è tutto più semplice e più immediato aumenta la qualità dell’esperienza.

OPERA: EMPATIA

L’empatia può essere definita come quella capacità insita nella natura umana che permette sia di riconoscere l’altro come soggetto dotato di pensieri, sentimenti e desideri, sia di condividere e partecipare i pensieri, i sentimenti e i desideri altrui.
Ciò che l’artista vuole far emergere è il concetto di empatia contestualizzato ai giorni nostri: riconoscere l’importanza di adattamento, contrastando l’individualismo che stiamo vivendo in questo periodo e favorendo la realizzazione di un bene comune e una maggiore coesione tra la comunità.
San Francesco, attraverso i suoi insegnamenti tramandati dal Cantico delle Creature ha promosso l’inno alla vita, all’amore e a tutto ciò che ci circonda, creando un legame d’amore e rispetto verso la natura e verso gli animali.
L’opera intende valorizzare il messaggio di educazione all’empatia: capacità di aprirsi agli altri, ampliando lo sguardo alla cura e al rispetto degli altri e alla natura che ci circonda.
I due murales sono carichi di significati allegorici che hanno principalmente lo scopo di evidenziare un messaggio diretto alle virtù che ha espresso San Francesco.
Certo è che oggi l’insegnamento di San Francesco appare troppo distante dalla vita che ognuno di noi conduce quotidianamente. “Troppa umiltà d’animo, troppe rinunce, del resto lui è un Santo!” Questo è quello che ci passa nella testa ogni volta che ci si avvicina all’analisi della sua vita, ma per capirlo meglio bisognerebbe soffermarsi principalmente sull’uomo per comprendere anche le sue debolezze e soprattutto per capire quello che veramente ci voleva tramandare.
Questo il concetto che opere di Maupal esprimono ai pellegrini:

dobbiamo lottare contro le nostre fragilità che ci rendono esposti al pericolo, per fare ciò dobbiamo “nutrirci” e riconoscere il sapore del valore contenute nelle virtù.


Le virtù sono contenute nella ciotola: povertà, umiltà, sapienza, semplicità, carità, obbedienza e empatia.
La figura del lupo, in chiave allegorica, come metafora del male ammansito dalla dolcezza, dall’amore, dall’accoglienza, metafore di ogni nostra relazione con il diverso e con lo sconosciuto.